Venerdì 19 gennaio 2024 ci sarà la posa della prima pietra del nuovo Polo 06 a San Mauro Pascoli. Si attua il processo che vede l’avvio della costruzione della nuova scuola dell’infanzia: Polo Scolastico ZEROSEI Giancarlo Cerini.

Interverranno all’evento:

  • Luciana Garbuglia – Sindaco di San Mauro Pascoli
  • Jaime Enrique Amaducci – Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo di S.Mauro Pascoli
  • Loretta Lega – Presidente del Centro Studi Giancarlo Cerini
  • Stefano Bonaccini – Presidente della Regione Emilia Romagna

 

Tutte le persone sono invitate a partecipare

 

Vedi Invito dell’evento


 

Si riportano, di seguito, “I pensieri di Giancarlo Cerini” tratti da “Agenda per lo zerosei”, pubblicata e rinvenibile sull’archivio del Centro Iniziativa Democratica Insegnanti.

 

NUOVO POLO PER L’INFANZIA “GIANCARLO CERINI” (di Jaime Enrique Amaducci)

 

Ciao Giancarlo, 
con grande soddisfazione e orgoglio potrei dire… ce l’ho fatta o, meglio ancora, ce l’abbiamo fatta. 

Tante sono infatti le persone che hanno permesso di arrivare alla posa della prima pietra del polo 06 a San Mauro Pascoli. 

Tra queste, ovviamente, il Sindaco Luciana Garbuglia e la sua Giunta. 

La passione e la professionalità docente di Luciana Garbuglia (già insegnante di sostegno di scuola primaria) hanno accompagnato in questi anni il processo che vedrà l’avvio della costruzione della nuova scuola a te intitolata: Polo Scolastico ZEROSEI Giancarlo Cerini. La sua determinazione, ostinata e contraria direbbe qualcuno visto il calo di nascite, porterà alla Comunità Educante Sammaurese, una nuova serie di importanti opportunità. 

Quando a settembre del 2018 arrivai al Comprensivo di San Mauro Pascoli, tu scrivevi un’agenda per lo 06, anzi per lo ZEROSEI, proprio cosi come si intitolava la rivista sull’educazione dell’infanzia fondata da Loris Malaguzzi negli anni 70. Sostenevi che il progetto “zerosei” assomiglia ad uno storytelling, ovvero ad un titolo evocativo che deve fare immaginare un futuro migliore, un valore aggiunto rispetto all’oggi, perché deve costruire una narrazione positiva per una città più vivibile, qualificata dalla coesione sociale e dalla qualità della vita. 

Ma che senso può avere un investimento economico cosi forte visto il sempre maggiore calo delle nascite? Ribattevo io. 

Come al solito, tu rimbeccavi facendo riferimento alla legge, ovvero a quella normativa scolastica che porta tante di quelle tracce che tu, dietro le quinte, hai lasciato durante il tuo cammino. Tracce più che mai attuali che testimoniano la tua visione prospettica per costruire un futuro migliore, Giancarlo. 

Dicevi che la legge, nel nostro caso il D.lgs. 65/2017, svolge una funzione di accompagnamento, di guida competente verso un welfare di comunità, che rende attrattivo il vivere, il crescere, l’avere figli, il rendersi indipendenti. Con passione convinta ed utopisticamente attuabile, sostenevi che lo “zerosei” ha un grande scopo “nobile”… 
Contrastare la povertà minorile e addirittura invertire l’inevitabile declino del nostro Paese, depresso da un vertiginoso calo delle nascite. 

Ed eccoci qua Giancarlo. I tuoi pensieri, le tue idee, le tracce, i semi, che ci hai lasciato cominciano a portare nuovi frutti. 

Proprio per questi motivi, proposi a suo tempo al Sindaco di intitolare a te il nuovo polo zerosei o, meglio ancora, la nuova scuola. Lei colse al volo la proposta, con entusiasmo e convinzione ma… 

Si tratta certamente di un passo significativo ed importante ma…. non basta costruire un nuovo polo per l’infanzia. 

Come dicevi tu, si tratta di piccole scuole, di scuole di prossimità. 

Pur se rappresentano la nervatura educativa nel nostro paese, noi possiamo rigenerare, ristrutturare, ammodernare una parte dell’attuale patrimonio edilizio, in una ottica di connessione di strutture e servizi e beati siano i costruttori di scuole! 

Ma…. i mattoni non bastano, perché ci vogliono idee, motivazioni, un curricolo per sperimentare modelli pedagogici innovativi. 

Il polo infanzia può essere visto come un laboratorio che usufruisce di una ambientazione coordinata di spazi comuni, di occasioni di scambi, di diverse sfumature nella relazione educativa tra i bambini. Ma non possiamo pensare che sia una prospettiva generalizzabile, sia per la diversa presenza di strutture, sia per il dislivello nella frequenza dei due tipi di servizi educativi. 

Il divario tra l’accoglienza a 2 anni (nei nidi) e quella a 3 anni (nelle scuole dell’infanzia) è troppo evidente, dunque conviene considerare i poli dell’infanzia come punti di attrazione di una nuova consapevolezza pedagogica. 

Una nuova Consapevolezza pedagogica… 
Questa, Giancarlo, sarà la nuova sfida, la nuova tappa della Ballata Popolare che tu, da tanti anni, fai risuonare nelle piazze e nei vicoli, nelle scuole e nelle aule del nostro Paese. 

Sono certo che arriveremo anche a quella consapevolezza pedagogica che sarà, al tempo stesso, l’acqua, la linfa e i frutti dei semi delle piante che tu ci hai lasciato. 

Grazie, Giancarlo, grazie GiCi.

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Scarica “I Pensieri di Giancarlo Cerini” di Jaime Amaducci